Politetrafluoroetilene – PTFE
Il Teflon o – Politetrafluoroetilene PTFE è il polimero appartenente alla classe dei perfluorocarburi. Ottime le prestazioni ma comporta un costo elevato.
Il TEFLON venne scoperto casualmente nel 1938 da Roy Plunkett durante un tentativo di fabbricazione di un nuovo clorofluorocarburo da usare come refrigerante per i cicli a compressione. Successivamente Kinetic Chemicals brevettò il prodotto nel 1941 e registrò il nome commerciale Teflon nel 1945.
Fu scoperto in maniera del tutto casuale mentre si stava svolgendo esperimenti sui refrigeranti Fluorurati. Si intuì subito quanto il nuovo materiale avrebbe potuto considerevoli possibilità applicative. Dopo qualche esperimento si poté constatare che poteva essere trasformato nella forma desiderata mediante una tecnologia molto simile a quella di lavorazione delle polveri metallurgiche.
Composizione del Teflon
Il Politetrafluoroetilene – PTFE è una polvere bianca, leggera che galleggia nell’acqua, non può essere sciolta da nessun solvente poiché resistente a ogni sostanza chimica ed è inodore. Non conduce elettricità, non è infiammabile e resistente a un calore di 300 gradi.
La sua composizione di 2 atomi di carbonio e 4 di fluoro lo rende a tutti gli effetti inerte e inattaccabile. Le molecole sono molto stabili, sono infatti in grado di sopportare alti livelli di sollecitazione termica e chimica più di quanto altri polimeri riescano a fare.
Quando fare ricorso all’utilizzo del TEFLON-PTFE
Il PTFE viene utilizzato quando i requisiti del campo di applicazione non possono essere soddisfatti da altri tecnopolimeri, soprattutto quando si parla di ambienti chimicamente aggressivi o in presenza di temperature elevate.
Caratteristiche Teflon:
- Bassa adesione: l’energia superficiale è molto bassa, quindi offrono prestazioni performance contro il bagnamento e l’adesione di sostanze estranee.
- Resistenza ambientale: trasparenza ai raggi UV , all’ossidazione inoltre mantengono le loro proprietà anche a temperature molto basse.
- Resistenza alla corrosione: resistono agli aggressivi chimici in un’ampio intervallo di temperatura.
- Resistenza al calore: tra i polimeri fluorurati vi sono tipi che offrono una temperatura di servizio in continuo di 260°C, con punte più elevate per brevi periodi.
Proprietà termiche del Teflon
Il così detto Teflon o PTFE ha un basso coefficiente di trasmissione termica pertanto considerato isolante termico, non è infiammabile ed è stabile per tempo mediamente lunghi fino a 260°.
Connotazioni chimiche Teflon
Le caratteristiche del PTFE sono: inerte nei confronti di tutti i reagenti chimici noti; reagisce solo con i metalli alcalini allo stato liquido, dal clorofrifloruro e dal fluoro elementare ad alta temperatura e pressione. Insolubile con qualsiasi solvente a temperatura fino a 300°.
Connotazioni meccaniche Teflon
Le proprietà meccaniche del PTFE sono: antiadesività ed il basso coefficiente d’attrito, nella fattispecie con carichi abbastanza elevati. Allungamento a rottura è superiore al 100% . Il ritiro in seguito alla lavorazione è elevato.
Controllo dimensionale e proprietà elettriche
Per il controllo dimensionale delle applicazioni realizzate in Teflon bisogna utilizzare tecniche adeguate. L’esistenza del punto di transizione intorno a 20°C rende necessaria l’adozione di particolari precauzioni qualora si richiedano tolleranze molto ristrette.
Il Teflon possiede ottime qualità dialettiche in un ampio campo di temperature e di frequenze. Essendo l’assorbimento d’acqua praticamente nullo, le caratteristiche si mantengono invariate anche dopo una prolungata esposizione agli agenti atmosferici.
Applicazioni del Teflon -PTFE
Settore meccanico per la produzione di guarnizioni soggette a sollecitazioni statiche e dinamiche; pistoni e altre parti di macchine, rivestimenti e incamiciature ed ingranaggi ottenuti da semilavorati quali tubi, barre forate tondi pieni e lastre.
Teflon e Mechplast
In Mechplast offriamo la possibilità di lavorare il Teflon; in catalogo è presente con il nome Mechaform; Mechaform GF 30 fibra di vetro; Mechaform C caricato a carbone; Mechaform BR caricato a bronzo.
Mechaform – PTFE .
Il politetrafluoroetilene meglio conosciuto come Teflon, è caratterizzato da un coefficiente d’attrito estremamente basso, le superfici appaiono lisce, levigate e scorrevoli. Questo conferisce al Poliemero ottime caratteristiche autolubrificanti, antiadesive ed un’ottima resistenza alle temperature. Conserva infatti le proprietà fisico meccaniche in un intervallo di temperatura da -80°C a +220°C. Il Polimero ha ottime resistenza agli agenti chimici e non assorbe acqua.
Mechaform GF 30 – PTFE 30% FIBRA DI VETRO.
Il PTFE deve a volte essere migliorato nelle proprie caratteristiche meccaniche. Per questo motivo nascono i caricati fibra di vetro, carbone e bronzo che consentono al polimero di aumentare la resistenza alla compressione all’abrasione e riduce il coefficiente di dilatazione termica. Inoltre aumenta la durezza superficiale.
MECHAFORM C – PTFE CARICATO CARBONE
Il PTFE può essere additivato per migliorarne le specifiche meccaniche con carbone. Quest’ultimo consente all’applicazione di aumentarne la resistenza alla compressione all’abrasione e riduce il coefficiente di dilatazione termica.
MECHAFORM BR – PTFE CARICATO BRONZO
Come le precedenti versioni di PTFE additivato anch’esso ha al suo interno il bronzo. Questo permette all’applicazione di aumentarne e dunque migliorare la resistenza alla compressione all’abrasione e riduce il coefficiente di dilatazione termica aumentandone anche la durezza superficiale.
Denominazioni commerciali
Teflon, fluon.